Si tratta di uno sport ciclistico individuale che si pratica con delle handbike o biciclette a mano per disabili. Gli atleti possono posizionarsi sulla bici seduti o sdraiati. Al pari del ciclismo è uno sport molto impegnativo poichè richiede sia forza che resistenza . Com’è chiaro dal nome la principale locomozione del mezzo avviene mediante la spinta elle braccia. In Italia è aperto a persone con disabilità ma esiste un circuito in Europa (EHC – European Handbike Circuit) che ammette anche persone senza disabilità.
Ogni atleta è inquadrato a seconda del livello di disabilità posseduta.
Le gare si svolgono a cronometro e in linea, non si corre invece in pista. Per esercitarlo a livello agonistico è necessario essere iscritti a una federazione riconosciuta.IL campionato italiano prevede l’assegnazione di punteggi individuali. Tra le principali regole segnaliamo: uso obbligatorio del casco e montaggio di una barra tra le due ruote posteriori (per impedire pericolosi incastri con il tubolare anteriore di altre bici) Inoltre le biciclette devono rispettare precisi parametri di ingombro e non possono essere carenate.
COme nel ciclismo è obbligatorio rispettar eil codice della strada. E’ uno sport impegnativo sia fisicamente che economicamente: le bici da competizione possono arrivare a costare oltre 7.000 Euro. Una buona bici costa intorno ai 2.500/3.000 Euro. Quelle da gara hanno molte analogie con le omologhe dei corridori in piedi: leggerezza, robustezza, costruite con materiali pregiati (come il titanio). In sostanza sono fatte per essere performanti il più possibile e per permettere all’atleta di sfruttare al massimo la sua potenza.
A chi rivolgersi
www.comitatoparalimpico.it
Unità Spinale di Niguarda
Carolina gambirasio – caro.gambi@tin.it
Team MTB Bee and Bike, Pres. Carlo Ricci tel: 338 3460466
e-mail: c.ricci@alice.it sito: www.beeandbike.it
Testo tratto dalla pubblicazione Coloplast “Incontri” – info: Cooperativa Accaparlante – www.accaparlante.it