AVANTI TUTTA! PERCORSI DI ADATTAMENTO ALLA PATOLOGIA CRONICA PER BAMBINI E RAGAZZI CON SPINA BIFIDA.
Il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno di Fondazione Deutsche Bank Italia e Teva Italia.
“Avanti tutta!” prevede un articolato programma di interventi volto a supportare la crescita dei ragazzi, facilitandone l’adattamento alla patologia e incentivandone lo sviluppo dell’autonomia personale nel contesto di vita familiare e sociale, con particolare riferimento al mondo della scuola, che riveste un’importanza cruciale nella fascia di età considerata (6- 18 anni).
Il progetto verte quindi sul tema dell’inclusione sociale, con una particolare attenzione a supportare al meglio i ragazzi e le famiglie nell’epoca post pandemica; le forti limitazioni alla socialità e la situazione di emergenza sanitaria hanno infatti esacerbato le problematiche psicologiche e di salute di questi minori fragili ed è ora quindi fondamentale assicurare loro una particolare attenzione e un programma di sostegno a tutto tondo.
Il presente progetto si rivolge a 40 bambini e ragazzi con Spina Bifida seguiti dal Centro Spina Bifida di Niguarda e alle loro famiglie, coinvolgendo anche il personale scolastico degli Istituti frequentati dai nostri pazienti.
La presa in carico del bambino/ragazzo Spina Bifida presuppone una organizzazione multidisciplinare che pone al centro il bambino e la sua famiglia e garantisce interventi globali (clinico riabilitativi, psicologici e sociali) atti a favorire uno sviluppo armonico del bambino nonostante la sua disabilità.
Il focus degli interventi del progetto è pensato non solo come sostegno all’individuo, ma come reale intervento che abbracci i bambini e le loro famiglie (genitori, fratelli, nonni) e che si apra al mondo scolastico.
OBIETTIVI PROGETTO
- Favorire il miglior adattamento possibile alla patologia cronica, sostenendo i bambini e le loro famiglie durante tutto il percorso di crescita, con interventi multidisciplinari
- Migliorare la compliance medica, per prevenire il disadattamento alla patologia organica, che comporta un peso maggiore della disabilità con conseguenze negative per l’individuo, la famiglia ed il Sistema Socio-Sanitario;
- Migliorare l’autonomia dei bambini nelle attività della vita quotidiana
- Facilitare l’inserimento sociale dei bambini, a scuola e in tutti i contesti di vita, rivolgendosi non solo alle famiglie ma anche agli operatori del mondo della scuola, che spesso si trovano in difficoltà nella gestione di alunni con disabilità complesse
- Fornire alle famiglie la possibilità di confrontarsi tra di loro, in momenti di incontro gestiti dagli operatori, per facilitare la creazione di reti amicali e supportive, per scambiarsi informazioni e consigli per la vita quotidiana.
- Promuovere la conoscenza delle numerose attività sportive accessibili a bambini e ragazzi con disabilità motoria e degli ausili utili all’autonomia, per i quali esistono fondi specifici per le persone con disabilità.
Il progetto prevede la partecipazione di un’equipe multidisciplinare, costituita da medico pediatra, psicologi, terapisti occupazionali, infermieri, team istruttori sportivi e combina interventi di carattere clinico/riabilitativo con momenti di incontro dedicati alle famiglie e agli insegnanti delle scuole frequentate dai bambini, per incentivare la conoscenza ed il confronto.
Descrizione delle attività previste
Fase 1: Valutazione psicologica
Viene realizzato un ciclo di colloqui psicologici: (2 colloqui rivolti ai minori, 1 colloquio rivolto ai genitori ed 1 di rete rivolto agli insegnanti) per effettuare una valutazione/intervento sui temi riguardanti l’adattamento alla patologia cronica, che comprendono:
- la valutazione di come i bambini si raccontano e descrivono le proprie difficoltà
- la valutazione di come i genitori si rappresentano e affrontano le difficoltà dei propri figli in un’ottica supportiva
- colloquio di rete psicologo/scuola/famiglia per intervenire nella costruzione di un ambiente sociale che accolga e aiuti i bambini ad adattarsi alle proprie difficoltà
Fase 2: Valutazione e intervento sul miglioramento a livello sociale della gestione delle disfunzioni motorie e sfinteriche.
Questo intervento ha lo scopo di aiutare bambini, famiglie e scuole a trovare modalità adattative migliori nella gestione delle disfunzioni in ambito sociale e viene svolto con:
- interventi da parte di un terapista occupazionale (2-3 sedute a bambino) volte ad acquisire la migliore autonomia possibile negli spostamenti (con o senza carrozzina, con tutori) e nelle attività della vita quotidiana compatibili con l’età del bambino
- interventi da parte dell’Infermiera (3 sedute a bambino) per addestrare i genitori ed i bambini (a partire dai 7 anni) alla manovra del cateterismo.
Fase 3: Webinar a cura degli esperti in collaborazione con ASBI Associazione Spina Bifida Italia
Organizzazione di n.6 incontri on line serali a cadenza mensile in partenza in febbraio, a cura dell’equipe psicologica e riabilitativa di ASBIN e dei medici del Centro Spina Bifida di Niguarda rivolti a genitori, insegnanti e operatori sui temi di adattamento alla patologia cronica. (link news: sportello di ascolto (spinabifidaitalia.it)
Fase 4 incontri di gruppo
Organizzazione di 2 momenti di incontro il sabato mattina con attività per genitori, bambini e ragazzi presso il centro polifunzionale Spazio Vita Niguarda.
Il primo sabato sarà dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni e alle loro famiglie, il secondo ai ragazzi più grandi, dagli 11 e i 16 anni.
Attività per i ragazzi:
- Prove sportive (basket, tiro con l’arco, ping pong, para volley) presso la palestra sportiva dell’Unità Spinale di Niguarda
- Prove ausili per l’autonomia con ausili tecnologicamente avanzati per facilitare gli spostamenti con la carrozzina e fornire all’utente una maggiore e sorprendente mobilità, sia a scuola che nel tempo libero.
Attività per i genitori:
- Gruppo guidato da uno psicologo per un reciproco confronto (1 ora e mezza), poi possibilità di assistere alle prove sportive e di incontrare i tecnici sportivi per informazioni su dove praticare le varie discipline paralimpiche
- Per chi desidera, un’assistente sociale del centro Spazio Vita Niguarda sarà disponibile nelle due mattine per chiedere informazioni in merito alla possibile accessibilità a fondi pubblici per migliorare la qualità di vita delle persone fragilità.
Al termine pranzo tutti insieme.